La stagione del Garigliano giunge al suo appuntamento clou. Quest’anno le esigenze di calendario hanno spostato un po’ in avanti la prova regina del circuito femminile estivo, ma va anche detto che la scelta di non disputare i “fillies” dei gruppi 1 fa si che questa corsa, incastonata tra Giovanardi e Nazionale assuma aspetti importanti anche in prospettiva. Se è vero infatti che mancano all’appello due o tre cavalle di primissimo livello, prima tra tutte l’attuale reginetta Blackflash Bar, è altrettanto innegabile che in una stagione che ha faticato sin qui a trovare dei leader generazionali, questa rappresenta una grande occasione di emergere e conquistare parametri importanti per cavalle che magari non hanno avuto ancora grandissime occasioni di confronto ai massimi livelli e così i nomi che potrebbero uscire fuori da questa edizione potremmo poi ritrovarceli in ben altri contesti, come è del resto tradizione di questa corsa.
Detto ciò va anche detto che tra le 12 partenti sono presenti tre delle prime cinque cavalle con i migliori tempi sulla media distanza e cinque delle prime undici per quanto riguarda la classifica delle somme vinte. Insomma, in una stagione comunque molto compressa dal punto di vista della frequenza degli impegni, il “roster” è di assoluto rilievo.
SORTEGGIO DETERMINANTE?
Il sorteggio, effettuato la scorsa settimana in diretta televisiva ha contribuito in maniera decisiva a farci identificare la favorita tecnica della corsa. La posizione alla corda per Betta Zack rappresenta infatti un bell’atout da giocare subito al tavolo. A Napoli a fine luglio in situazione analoga Andrea Guzzinati, allora alle redini della figlia di Rotary Ok, riuscì a rientrare a Barbara Jet. Vero è che non fu proprio esplosiva allo stacco della macchina e che arrivò in leggera progressione, ma proprio per questo il numero alla corda le diede una mano anche perché non va dimenticato che invece a fine giugno a Roma, sempre sul doppio km con un lancio lungo e con il numero 1 l’allieva di Alessandro Gocciadoro pasticciò dietro l’ala perdendo parecchi metri al via. Quello fu probabilmente un incidente di percorso, ma che in seguito ha consigliato probabilmente una maggiore attenzione e da qui forse anche lo stacco non imperioso a Napoli. Certo è che anche non riuscendo ad andare di pacca al comando, Betta Zack potrebbe poi andare subito a chiedere strada senza trovare eccessiva opposizione e in ogni caso la sua duttilità è indiscutibile se si considera che a Cesena nel Calzolari, pure navigando lungo la corda, seppe arrivare alle spalle di Babirussa Jet con un ultimo mezzo giro assai più veloce della stessa vincitrice.
Tutto scontato quindi? Macchè! Il problema è che il resto delle avversarie sono quasi tutte sulla stessa linea, per un motivo o per l’altro possono accampare pretese quantomeno di piazzamento, se non addirittura porre la loro candidatura al successo e molto, davvero molto, può dipendere dallo svolgimento della corsa. Prendete ad esempio Bonneville Gifont: certo, se si va leggere la carta delle ultime tre prestazioni si legge rp; rit; rp e quindi le perplessità potrebbero avere il sopravvento, la l’allieva di Holger Ehlert sa partire molto forte e troverà all’esterno la stessa Barbara Jet che è un’altra velocissima allo stacco e in cerca della corda. Se Antonio Velotti dovesse passare indenne la prima curva e ritrovarsi in posizione ecco che le chances di ben figurare aumenterebbero notevolmente. Se invece andate alla ricerca di una piazzata possibile allora la soluzione giusta potrebbe essere quella di Bica Dl: Etruria, Elwood Medium, Marche e Società Terme l’hanno sempre vista a premio anche con percorsi scomodi ed è per questo che la posizione in seconda fila non può spaventare Antonio Di Nardo.
Tornando tra quelle davanti c’è pur sempre da considerare la chance di Buena Suerte Bi. La vincitrice dell’ex Allevatori Filly è tornata a farsi vedere a Montecatini con un terzo posto “lavorato”, ma dando segnali di indiscutibile progresso. La classe di V.P. che può sempre inventare qualcosa potrebbe essere il giusto completamento. Al suo fianco c’è Beautyful Breed, una mezza novità per il circuito che però intanto è stata la prima femmina a giungere al palo nel Città di Napoli (quarta) dando anche l’impressione di non poter spingere a fondo sull’acceleratore e in quella circostanza ha anche stabilito il record femminile della generazione sulla distanza. Metteteci anche la guida di Mario Minopoli Jr che la pista del Garigliano la conosce a menadito nonché il fattore sorpresa. Può bastare?
SECONDO GRUPPO
Distinzione abbastanza sottile ma che va fatta. Betta Indal è molto stimata; ha la “griffe” Gocciadoro e i mezzi per fare bene. Certo con l’ultimo numero ci vorrà quel pizzico di fortuna essenziale nello svolgimento, ma sarebbe un errore trascurarla. Bertaz e Blizard fortuna ne hanno avuta abbastanza a Napoli nella prova di qualificazione, altrimenti oggi non sarebbero qui. In ogni caso lo spunto di entrambe è stato incisivo. Buone opportuniste potrebbero cavalcare l’onda lunga. Belen Hall fas si è giocata molte delle sue chances nell’urna del sorteggio. Per lei il numero al largo della prima fila rappresenta un freno non da poco, ma è pur sempre la vincitrice del Gran Premio Anact. In quanto a sorteggi è andata meglio a Brezzapura ferm che però sembra al momento un gradino inferiore rispetto a diverse delle avversarie in prima fila, ma trovando posizione potrebbe anche cercare di raccogliere un piazzamento marginale che è poi anche l’obiettivo di Berenice Bi, non tanto per il potenziale, più che discreto, quanto per lo schema di corsa che si presenta ovviamente difficile.
Betta Zack quindi sulle orme di Audrey Effe o Valchira Op, tanto per citare solo un paio delle ultime vincitrici di questa corsa? Lo sperano ovviamente in casa Gocciadoro e Brischetto: del resto il “saranno famose” per il Campionato del Garigliano è un “must” non da poco.