La ventesima edizione del Torneo dell’Avvenire ha incoronato giovedì sera un altro rampollo illustre dell’ippica napoletana: Enrico Maisto che con una vittoria e due secondi posti ha preceduto sul podio Michele Di Francia e Ferdinando Minopoli.
Il figlio di Giuseppe Pietro Maisto succede così ad Angela Capuano nell’albo d’oro della manifestazione riservata agli “Under 33” che annovera tanti nomi illustri di giovani diventati poi ottimi professionisti come V.P. Dell’Annunziata, Antonio Esposito, Antonio di Nardo e Vincenzo Luongo tanto per citarne alcuni. Le basi del successo Maisto Jr. le ha poste subito alla prima prova con Sic D’Ete che si è affermato di spunto seguendo sin dalle prime battute Point Lavec Canf in sediolo al quale Mauro Cangiano aveva provato ad addormentare al massimo il ritmo. Lo spunto del figlio di Credit Winner è stato però più secco ed incisivo.
Nella prova successiva pronta replica di Michele di Francia in sediolo a Santiago di Celo che era abilissimo a cogliere un’ottima partenza dalla seconda fila con i nastri e ad infilarsi tra Oronte di Cesato e Orlan Dechiari per poi passare definitivamente al comando dopo 600 metri di corsa. A quel punto l’allievo di Marco De Vivo ha mantenuto passo costante e nel finale ha mantenuto un congruo vantaggio nei confronti di Top Model Par (Dario Di Maio).
SI RIVEDE NERITO
Nella terza prova tornava in pista il primo gruppo di otto concorrenti e c’era il ritorno al successo di Nerito Mec con Luigi Cuozzo. L’allievo di Raffaele Forino tornava finalmente a fornire una prestazione in linea con le proprie potenzialità. La prima da quasi un anno a questa parte. Si metteva prima in seconda pariglia dietro Tiffany Grif che poi sfondava sul leader Ute di Meletro e sul suo successivo calo, ai 500 conclusiv,i progrediva al comando per poi isolarsi agevolmente in arrivo su un comunque positivo Ute di Meletro in sediolo al quale Enrico Maisto conquistava altri punti preziosi. Poi era la volta del cavallo forse più netto della giornata, Turgon che mandava al successo Donato Fiore anche lui con una violenta progressione sulla retta di fronte sia pure con un po’ di fatica per avere ragione di Ringo che si er assunto il ruolo del battistrada dopo qualche passo falso iniziale e che però si disuniva in retta di arrivo dando comunque l’impressione di essere maturo per un buon risalto nelle prossime uscite.
INOSSIDABILE NORI
Si arrivava così alla TQQ nella quale erano in corsa tutti e sedici i finalisti. Il gioco dei punteggi e dei bonus prima dell’ultimo appuntamento vedeva in testa Mauro Cangiano con una sola lunghezza di vantaggio sulla coppia Maisto – Panico. Talia Axe purtroppo confermava di non essere ancora a posto sul piano dell’andatura e quindi Cangiano era presto out. Maisto con Uriel sfondava non senza spesa su Cuozzo (Ramon Luis), ma nel finale doveva però arrendersi allo spunto di Nori che aveva seguto la bagarre lungo la corda e aveva energie sufficienti per sprintare, sia pure allargandosi un po’ nel finale. La vittoria permetteva a Ferdinando Minopoli di raggiungere il terzo gradino del podio finale, mentre Enrico Maisto con il secondo posto di Uriel metteva in cassaforte il titolo davanti a Michele di Francia (4.° nella Tris con un positivo Neander Jet).
ARIEL FOTOGENICO
Detto di due discrete prove di qualifica vinte entrambe dal team Bevilacqua Squeglia con Antonio Leone (1.18.6) e Americio Jet (1.18.1) rimangono da raccontare la prova riservata ai gentlemen e quella dei puledri. In quest’ultima ottimo risalto del debuttante Ariel Jet, un figlio di Ganymede, con Mario Minopoli Jr che andava in testa sin dallo stacco e dopo una prima parte di gara lenta metteva assieme in 29.2 e un 29.9 (59.1 per gli ultimi 800 metri) che non bastavano a lasciarlo tranquillo. Infatti Ananas Jet lo attaccava all’esterno per tutto l’ultimo km e nel finale finiva con l’apparigliarlo completamente. L’attento esame del fotofinish dava la vittoria di strettissima misura a Ariel Ferm, ma anche l’avversario va promosso a pieni voti così come non si può trascurare il terzo posto di A Sexybomb Par giunto dopo una vistosa rottura nella fase iniziale costatale diversi metri.
Nella prova riservata ai gentlemen invece da segnalare l’errore subito in partenza della seguitissima (anche al gioco) Zaniah Rob che lasciava così campo libero a Zar Effe in sediolo al quale Elena Villani aveva sostituito Paolo Corrado. Il figlio di Naglo dopo partenza tranquilla si portava in seconda pariglia esterna e con un ultimo quarto in 29.4 (58.5 per gli ultimi 800) risolveva la partita.