Torneo dell’Avvenire

Il Torneo dell’Avvenire è da considerarsi un “classico” nel calendario del Trotto Italiano. Nel 2020 questo Torneo riservato a giovani Drivers Italiani ed Europei “Under 32” giunge infatti alla ventiduesima edizione.
Affermatasi negli anni come vero e proprio trampolino di lancio per i giovani Drivers, grazie anche alla collaborazione con il Campionato Italiano Guidatori di Montegiorgio (a cui ogni anno accede il vincitore del Torneo), la manifestazione ha visto la partecipazione di alcuni dei più promettenti giovani protagonisti del panorama nazionale degli ultimi 20 anni.
Il torneo prevede tre selezioni (13, 20 e 27 Luglio) e una serata finale su tre corse; un’occasione unica per i giovani drivers per mettersi in evidenza.
Guide a sorteggio. All’atto conclusivo sono giunti in sedici (cinque classificati per ogni tappa più il vincitore dell’edizione 2019) che si sono sfidati lunedì 24 Agosto in tre gare, con la corsa Tris finale a punteggio maggiorato che vede in pista tutti i 16 finalisti.

regolamento
classifica fase eliminatoria
classifica finale


Torneo dell’Avvenire 2020: il Podio

Storia di un gentleman mancato. Potrebbe essere il titolo di un racconto a sfondo ippico, ma che ben si attanaglia alla vicenda di Luigi Cuozzo, 30 anni appena compiuti, nato in quella fucina ippica che è Napoli, che lunedì sera si è laureato vincitore del Trofeo dell’Avvenire, la manifestazione creata e patrocinata dall’ippodromo di SS. Cosma e Damiano riservata ai giovani drivers, raggiungendo così nell’albo d’oro nomi illustri, oggi professionisti affermati.
Luigi Cuozzo, non è figlio o nipote di guidatori o allenatori, ma nasce proprietario: la famiglia aveva alcuni cavalli da corsa che viaggiavano, come spesso avviene, da un allenatore all’altro e quindi lo sfogo naturale avrebbe dovuto essere essere la licenza gentlemen… “Si in effetti, avevo fatto domanda di iscrizione a un corso gentlemen, poi nell’attesa, quasi contemporaneamente venne istituito il corso allievi, partecipai e ebbi la fortuna di vincere la prima corsa. È stata quella l’occasione che ha cambiato la mia storia ippica.”
Da allora in effetti lo scenario è cambiato parecchio: ha aperto scuderia a Licola, collaborando spesso con Francesco Cincinnato, ma gestendola in veste totalmente autonoma.

Una ventina di cavalli e ovviamente la partecipazione a più riprese alla manifestazione del Garigliano.
“Si questo era l’ennesimo tentativo, sono arrivato in finale altre volte, ma poi il sorteggio dell’ultima corsa, quella decisiva, non era mai stato favorevole. In ogni caso per vincere ci vogliono anche i cavalli. Il guidatore può metterci qualcosa, ma da solo davvero non le vince.”

Questa volta però ne hai vinte due…
“Si la prima con Volavia di No. Ho colto una buona partenza e poi corso all’estrema attesa fino a quando è stato il momento di muovere.”

Quella determinante però è stata la Tris con Zoli Mede Sm…
“Innanzi tutto, lasciami dire che il team Bevilacqua-Squeglia mi ha messo a disposizione un gran bel cavallo. La corsa non mi era venuta bene. Non ero riuscito a cogliere una buona partenza dalla seconda fila ed ero scivolato in coda al gruppo. Davanti erano andati un po’ forte e allora all’imbocco della dritta di fronte mi sono deciso a tentare il tutto per tutto…”

Volo in terza ruota, un po’ di attenzione in curva e finale ad effetto e quel pizzico di fortuna grazie anche all’errore di Sans Souci Font. Il resto lo hanno fatto i conteggi battuto Gennaro Amitrano e Ciro De Cristofaro, quest’ultimo giunto terzo nella classifica finale scavalcando il pugliese Donato Fiore cui sono stati tolti alcuni punti in classifica a causa di un appiedamento.

Un successo importante e adesso viene il bello…
“Beh è un affermazione che incoraggia che magari ti spinge ad andare avanti anche in momenti difficili come questi…”

Questo è un lavoro nel quale c’è sempre da imparare, figuriamoci per un giovane driver: qual è la cosa in cui vorresti migliorare?
“Devo imparare ad essere un po’ meno impulsivo, qualche volta mi lascio prendere dalla voglia di strafare…”

L’ippica ha perso un gentleman, ma forse ha trovato un buon professionista. Ce lo dirà il tempo…
( © Luigi Migliaccio – Trotto & Turf )

Torneo dell’Avvenire 2020: l’arrivo della TQQ decisiva