La “Notte delle Stelle” del Garigliano ha indubbiamente tenuto fede al proprio titolo. Le finali dei Campionati femminili dei tre e quattro anni hanno celebrato e premiato le due cavalle più attese e probabilmente le più forti, Audrey Effe e Zaniah Bi, riportando all’attenzione generali anche due sigle importantissime nell’universo allevatoriale del trotto italiano.
Dodici corse arricchite dalla disputa del Gran Premio Federnat, il Lotteria dei gentlemen, preceduta dalla tradizionale serata di gala, in un’edizione tecnicamente importante e caratterizzata dal colpo di scena finale che testimionia una volta di più come non ci sia mai corsa vinta prima del palo di arrivo. La voglia dei “puri” di superare l’inevitabile momento di smarrimento conseguente alla scomparsa di chi era stato il brillante condottiero della categoria per diversi decenni. Il ricordo doveroso, triste e denso di significati, ma anche la ferma volontà di andare avanti e di garantire alla categoria la medesima compattezza del passato proponendosi anche come elemento basilare e indispensabile sul quale riformare e ricostruire l’ippica del futuro.
L’ippodromo del Garigliano e la splendida organizzazione di Ippodromi meridionali hanno fatto si che la serata sia stata godibile sotto tutti i punti di vista, dalla qualità delle corse, all’accoglienza allo spettacolo collaterale. Se ne sono resi conto i tantissimi presenti (coltre 5000) che hanno prodotto un movimento sul campo di circa 47 mila euro. Contro i circa 32000 dell’anno scorso, d’accordo con tre corse in più, ma con un dato comunque importante, in crescita in una contingenza sicuramente particolare per tutto il comparto.
L’accorpamento delle due manifestazioni è stato sicuramente azzeccato. Si è dimostrato che produrre una giornata evento con tante corse (sul modello svedese) è possibile e può dare risultati importanti. Oltretutto il tutto è avvenuto nel pieno rispetto degli orari e con corse distanziate di 25 minuti l’una dall’altra quindi con un intervallo ottimale.
Insomma dalla serata delle stelle l’ennesimo segnale importante, certo non il solo, che l’ippica d’estate sa offrire e che speriamo venga preso in seria considerazione da chi dovrà disegnare l’ippica 2.0.