Sono rimaste nove le aspiranti al titolo di reginetta d’estate della generazione 2014, assegnato tradizionalmente dal Campionato Femminile delle tre anni che si disputa all’ippodromo di SS. Cosma e Damiano. Quello che la scorsa estate fu assegnato a Ursa Caf al termine di una corsa affascinante che segnò una delle due sole sconfitte in carriera di quella campionessa Unicka, fin troppo scontato dire di nome e di fatto, che manca ancora troppo alla nostra ippica. Il riferimento non è casuale e non va utilizzato solamente per ricordare la tristissima vicenda che ha coinvolto i due cavalli della Wave, ma serve a far capire quanto questa corsa sia competitiva; quanto non sia mai stata scontata nel corso della sua storia e quanto dal suo traguardo spesso siano emerse delle vere e proprie campionesse.
Se lo scorso anno la generazione delle tre anni aveva identificato delle gerarchie ben precise (a Ursa Caf e Unicka c’era da aggiungere Uma Francis), questa volta dietro le ali dell’autostart ci sara’ un lotto di cavalle agguerritissimo, ma dai valori forse più confusi.
Il ritiro di Vale Capar in questo senso complica le cose perché da un lato toglie una protagonista certa e una di quelle che aveva fatto meglio nel corso della carriera, mentre dall’altro propone una variazione al tema tattico tutt’altro che indifferente. Quella dell’allieva di Gennaro Casillo non sarà l’unica defezione. Mancherà all’appello anche Velina Wise As e così la prima fila sarà ridotta a sole cinque unità con le altre quattro in seconda linea. Uno schieramento più omogeneo che potrebbe anche riservare qualche sorpresa.
L’ultimo grido proposto dalla generazione al femminile è stato quello di Venariareale Font che proprio a Napoli a inizio mese ha riportato il suo primo alloro classico vincendo alla grande il Città di Napoli FIlly. Nell’occasione la portacolori della scuderia Incolinx ha confermato di saper partire in maniera assai sollecita, ma ha comunque reso al massimo anche correndo da dietro palesando una grande duttilità. Se allo stacco comunque Federico Esposito dovesse trovarsi davanti a tutti avrebbe comunque la possibilità di scegliere anche perché esiste la concreta possibilità che possa presentarsi Valchiria Op che sia a Modena, quando vinse il Cacciari, che a Napoli, nella qualificazione, è sfilata sulla prima curva: ci potrebbe stare anche lo scambio… vedremo.
Una variabile in questo senso potrebbe essere quella rappresentata da Volcada Bar in seconda fila. Natale Cintura avrà il vantaggio di trovarsi davanti uno schieramento ridotto a cinque unità e potrebbe anche scegliere di sfruttare al meglio le doti di scattista della figlia di Goetmals Wood, quanto meno per non rimanere troppo indietro nella fase iniziale. Certo, è la classica arma a doppio taglio. Il rischio di spendere tanto subito è abbastanza evidente, ma per contro quella di ritrovarsi in buona posizione per tentare qualcosa nella seconda parte della gara è una prospettiva che ingolosisce.
Il ritmo iniziale, come spesso avviene, potrebbe essere quindi una componente fondamentale per capire come andrà a finire la contesa. Se tutto dovesse risolversi in una marcia di trasferimento per i primi 1000/1400 metri, è ovvio che il discorso vittoria rimarrebbe assai circoscritto. Ad ogni buon conto va sempre ricordato che quella dell’ippodromo pontino è una pista comunque selettiva con una retta di arrivo di oltre 200 metri che consente grandi recuperi. In questo senso va prestata grande attenzione a Valdivia che si è rivelata negli ultimi appuntamenti una grande specialista delle volate finali. A Milano, nel Nazionale Filly, mise tutti d’accordo proprio sfruttando i tanti metri a disposizione, a Montecatini nel Società Terme si è dovuta accontentare del secondo posto recuperando però anche in quella circostanza moltissimi metri. Oltretutto scendere al cinque dietro la macchina è ben diverso dall’avviarsi al ciglio esterno e alla fine potrebbe essere forse lei la vera antagonista di Venariareale Font.
La schiera delle possibili alternative vede in buona evidenza Vanatta e Virginia Grif. Terminate nell’ordine nella qualificazione di Follonica con la prima capace di cogliere un paio di preziosissimi varchi interni e di beffare quindi l’avversaria. Un mostro di regolarità la figlia di Pascià Lest, una dote che potrebbe rivelarsi molto importante in un contesto come quello odierno e che ad esempio le aveva consentito di piazzarsi anche nel Città di Napoli proprio dietro Venariareale e Vash Top. Insomma Vanatta deve trovare schema ad hoc, ma può poi essere della partita. La prova di Virginia Grif però non va sottovalutata cosi’ come soprattutto non vanno sottovalutati i precedenti della figlia di Varenne e Francy Capar capace anche di correre da protagonista in Svezia a fine maggio. Detto che per entrambe l’aspetto tattico può essere determinante va anche aggiunto che le altre avversarie sembrano onestamente un filino al di sotto. Vanguardia e Venere Grif hanno comunque il vantaggio della corda che non va comunque sottovalutato. Ovvio che la prima fila dia alla cavalla guidata da Maurizio Cheli una piccola chance in più.
Venerechiara rischia onestamente di fare la fine del vaso di coccio tra quelli di ferro, ma questo è un appuntamento al quale conta anzi tutto arrivarci e poi si vedrà… e se alla fine sarà Venariareale a tagliare per prima il traguardo allora vorrà dire che forse sui prati di Staffoli risiede un’altra potenziale campionessa.