Le qualificazioni avvengono su base interregionale e poi si arriva alla finale.
Fino a qualche anno fa classificato come gruppo 1, dopo le Oaks è ancora la più importante corsa d’Italia per le femmine di tre anni.
Batterie Follonica 14 Luglio, Napoli 14 Luglio, Treviso 12 Luglio.
Finale Santi Cosma e Damiano Sabato 29 Luglio
Albo d’oro Campionato Femminile dei 3 anni
2000 | ALLSTAR FC | F. CIULLA |
2001 | BEAUTY AMERICA | MASS. CASTALDO |
2002 | CANNONIERA | A. BEVERESI |
2003 | DESTROYER | M. ANDRIAN |
2004 | ESTER VELANGE | G. CARPENTIERI |
2005 | FAIRLADY BI | R. ANDREGHETTI |
2006 | GUIDARA AS | G. DI NARDO |
2007 | ITALIA ITALIA AC | P. ROMANELLI |
2008 | LISA AMERICA | A. GUZZINATI |
2009 | MIND WISE AS | G. DI NARDO |
2010 | NEW STAR FKS |
R. ANDREGHETTI |
2011 | ORLEANS OM |
G. LOMBARDO JR |
2012 | PEARL AXE |
A. FAROLFI |
2013 | RADIOFRECCIA FI |
FED. ESPOSITO |
2014 | SMERALDA JET |
A. DI NARDO |
2015 | TROJA D’ASOLO |
RENE’ LEGATI |
2016 | URSA CAF | ANTONIO ESPOSITO |
2017 | VALCHIRIA OP | MANUEL PISTONE |
Resoconto XVIII Campionato Femminile dei 3 Anni
Se in una qualunque manifestazione sportiva ti aspetti un match e questo viene a mancare, il rischio di rimanere un po’ deluso esiste. Se poi l’elemento mancante viene sostituito da un altro allora in qualche modo riacquisti fiducia e ti godi comunque lo spettacolo. Il campionato Femminile delle tre anni ha perso subito prima della partenza l’annunciata protagonista, ovvero Venaria Reale Font (poco più di tre quinti la quota eventuale), ma alla fine ha proposto lo stesso una corsa interessante con molti risvolti, soprattutto in chiave futura, da analizzare. Una corsa giocata come una vera e propria partita a scacchi sin dai preliminari e alla fine il “matto” lo ha dato Manuel Pistone con Valchiria Op confermando quanto di buono aveva fatto vedere sia a Napoli nella qualificazione, sia nel Cacciari vinto a Modena a metà maggio.
Una lunga partita a scacchi, dicevamo, cominciata con il ritiro, avvenuto durante la settimana, di Vale Capar che ha indiscutibilmente rimescolato tutte le carte e aperto orizzonti nuovi alle protagoniste. Parliamoci chiaro: tanto per dirne una, con l’allieva di Gennaro Casillo in pista, difficilmente Holger Ehlert avrebbe suggerito a Roberto Vecchione di giocarsela al comando da protagonista. Invece lo ha fatto e forse anche conscio che in fondo la EB al quadrato (Erik Bondo ed Enrico Bellei, chiamato all’ultimo in sostituzione di Federico Esposito, impossibilitato ad essere presente per motivi strettamente personali) era tutt’altro che convinta di correre al comando con Venariareale Font all’esordio sulla distanza del doppio km e per di più su una pista selettiva come quella del Garigliano. In un certo senso, poi, la vittoria del Città di Napoli aveva confortato anche sulle capacità della portacolori dell’ing. Romeo di potersela giostrare anche da dietro. Poi è successo quel che è successo in partenza e quindi anche la seconda candidata al ruolo di leader è venuta a mancare. Fatto sta che la mossa del trainer tedesco si è rivelata più che azzeccata anche perché sullo scatto breve Valdivia è sicuramente più veloce di Valchiria Op, che magari poi sa venire meglio in progressione.
Sull’altro fonte c’era, agguerritissimo, il team Gocciadoro con ben tre cavalle. Oltre alla già citata Valchiria, infatti in pista sono scese le due “made in Grif” ovvero Venere e Virginia che non hanno tardato a mettersi in evidenza tant’è che a un certo punto dopo circa 800 metri di gara erano in tre ad inseguire la leader Valdivia. Un po’ come accade nel ciclismo quando c’è la fuga di un concorrente e gli uomini della maglia rosa (in questo caso gialla come al tour) si adoperano per riportare il gruppo a contatto. Situazione forse più dettata dalle circostanze che non studiata a tavolino. Però se, come ha affermato Manuel Pistone nel dopo corsa, l’eventualità che Valdivia potesse provare a scattare (visti i due ritiri della prima fila che l’avevano sicuramente avvantaggiata) era stata considerata come possibile, ecco che nella partita a scacchi giocata dai protagonisti anche questo scenario poteva essere contemplato.
Roberto Vecchione a quel punto le ha tentate tutte per portare a casa il risultato pieno. Un km da 1.15 una condotta tesa al massimo risparmio possibile nella prima parte della gare per poi sparare alla fine e in effetti gli ultimi 800 metri sono stati condotti in progressione in 57.6 (29 secchi e 28.6 i due quarti), ma non è stato sufficiente anche e soprattutto perché in arrivo Valdivia, un po’ stanca, e forse anche un po’ indolenzita secondo Ehlert, finiva con l’allargarsi un po’. Vecchione ci provava a ritirarla giù per non concedere spazio a quella che era l’avversaria più pericolosa, visto che era anche quella che aveva speso meno, ma non c ‘era nulla da fare: insistere avrebbe significato rischiare l’errore (dalla frontale si vede molto bene) e allora Manuel Pistone poteva chiedere alla sua Valchiria il guizzo decisivo per vincere anche in maniera piuttosto netta. Sconfitta quindi con onore Valdivia, terza finiva Vanguardia, con rimpianto e molto probabilmente con ancora del buono da spendere; quarta Vanatta sull’errore di Volcada Bar che era stata lesta in avvio a posizionarsi terza alla corda, ma poi ha faticato a trovare uno schema percorribile.
Ovviamente da rivedere Venariareale. Bellei nel dopo corsa era rammaricato di non essersi potuto giocare le proprie chances. Ci saranno le dovute prove di appello dalle quali in fondo si attende soprattutto una risposta, ovvero se può essere una cavalla destinata alle prove importanti sul doppio km o se diversamente il suo habitat naturale sarà quello del circuito femminile sulla sicuramente collaudata distanza del miglio.
Quello di sabato sera per Valchiria Op è il secondo successo classico, ma è una prestazione significativa anche in chiave futura per una cavalla che nell’occasione ha dimostrato una grande duttilità e soprattutto la capacità di agire molto bene, specie se trainata, sulle distanza. Caratteristiche che potrebbero essere molto interessanti in chiave Nastro Azzurro cui il team a questo punto sta già strizzando l’occhio visto che anche la classifica per la qualificazione si è fatta interessante.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI
ALESSANDRO GOCCIADORO: Contentissimo per il successo di Valchiria, ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere in passato. Sono convinto che in futuro possa sfidare i maschi. Bravo e freddo Manuel Pistone. Virginia Grif non mi è piaciuta moltissimo, mi sembra che le manchi qualcosa visto specialmente quanto è stata in grado di dare in passato ad esempio in Svezia. Ci stiamo lavorando, ma probabilmente dobbiamo ancora trovare la soluzione giusta. Venere Grif non è stata troppo fortunata nello schema, avrebbe avuto forse bisogno di giocare il suo parziale, secco, veloce, ma breve un filo più tardi.
ENRICO BELLEI (Venariareale Font): La cavalla porta una briglia che la sacrifica un po’ per cui quando sono andato a prenderla un filo in mano in partenza per un rallentamento dell’autostart che stava facendo allineare le concorrenti, ha accusato il problema che avete visto. Peccato anche perché non siamo riusciti ad avere quelle risposte che attendavamo soprattutto in merito alla sua adattabilità alla distanza.
MAURIZIO CHELI (Vanguardia): Sono molto soddisfatto perché la cavalla è praticamente arrivata a non correre e questo lascia ben sperare per le prossime. Mi è apparsa anche molto migliorata dal punto di vista caratteriale. Una prestazione, insomma che può essere interpretata come un buon punto di partenza per provare a fare un buon programma.