PIÙ BELLA’S PRIDE, L’ORGOGLIO DI TIFFANY
Ultima riunione di luglio al Garigliano dedicata alla 18.a edizione del Trofeo la più bella del Reame intitolato alla memoria di Antonio Penzivecchia. Una serata di belle corse, ma mutilata nella partecipazione di pubblico e conseguentemente di gioco, dalla dichiarazione dei partenti avvenuta solamente nella mattinata che certo non ha favorito la massima diffusione degli elementi utili a seguire la giornata di corse.
In ogni caso bello spettacolo e campi partenti interessanti. A spuntarla alla fine, sui 1100 metri della finale è stata Tiffany Pride che si è aggiudicata la finale a sei (ritirata per una zoppia la vincitrice della prima batteria Torrevilla) per la gioia ovviamente dei fratelli Cervone, allevatori e comproprietari della figlia di Nad al Sheba che sulla rottura iniziale di Rampa Bail è stata la più svelta in partenza e ha assunto il comando delle operazioni per non mollarlo sin sul palo dove però ha provocato un lungno brivido sulla schiena dei suoi sostenitori visto che proprio un pelo dopo aver toccato con il muso il traguardo si apriva di galoppo. La giuria e il giudice di arrivo, cui va la competenza in questo caso, hanno lungamente esaminato il filmato, ma alla fine ne hanno decretato il successo davanti a una positivissima Odi Degli ulivi e a Top Grif Italia.
Vincenzo D’Alessandro l’ha spiegata così: “Sapevo di non avere la cavalla ancora al 100% anche perché avendo poco piede siamo stati costretti a correre con i ferri e quindi si è alleggerita un po’ sia in batteria che in finale, fortunatamente ha tenuto sin sul palo. Una cavalla di grande carattere!”
Le batterie hanno segnato le vittorie della già citata Torrevilla, a grossa quota, dopo un percorso di testa con un sonoro 57.4 a chiudere, e di Odi Degli Ulivi autrice, con in sediolo il GD Paolo Donadio, di prestazione davvero sopra le righe. Strappo iniziale, gran parte del percorso all’esterno e nel finale ancora la forza di respingere una coriacea Smart a media di 1.13.9
UBI MAIOR STECCA, ULTERIOR SE NE VA
Il “centrale” era invece affidato a buoni quattro anni. Si attendeva la replica, dopo le ultime due ottime prestazioni, di Ubi Maior Sm favorito attorno alla pari. Invece l’allievo del team Finetti già nelle false partenze evidenziava una meccanica tutt’altro che precisa. Romeo Gallucci tentava il tutto per tutto andando quasi subito a chiedere strada a Ulterior Vil che era schizzato al comando, ma sulla seconda curva sbagliava finendo a tabellone. A quel punto per l’allievo di Vincenzo Villani il compito diventava molto più facile e il figlio di Eldgrado Bi confermava la splendida condizione evidenziata appena quattro giorni prima quando con l’amazzone Elena aveva vinto rendendo un bonus di almeno 40 metri in partenza. Nel finale Un Vero Hbd si avvicinava, ma doveva accontentarsi del secondo posto. 1.12.9 la media del vincitore sicuramente molto progredito negli ultimi mesi.
DOPPIO PER GAETANO DI NARDO
Nelle altre corse da segnalare il doppio di Gaetano di Nardo visto che oltre che con Torrevilla ha vinto anche con Six di Costa alla quarta dopo un bel duello in retta di arrivo a fruste alzate con il fratello Antonio. Da seguire per la prossima Venere Chuc Sm, in errore al via ma capace di rimontare e lottare fino alla fine nella prova per i puledri con una positiva Vanità Mede Sm (M. Minopoli Jr) che faceva valere la propria freschezza. Agostino Castaldo portava al successo Salvatore Amaesta, ma la sua gioia veniva interrotta dalla noitizia della scomparsa di Peppe Palomba cui era molto legato, mentre in chiusura si affermava in percorso di testa Perry Wise con Raffaele Forino.